14 Set IL COVO DI CANDIA
La Festa del Covo (da covone, ovvero fascio di spighe) nasce più di 200 anni fa a Candia, una frazione di Ancona, come ringraziamento per il fruttuoso raccolto di grano. All’inizio i paesani si riunivano per ornare con mazzetti di spighe un grande cero che poi veniva portato in processione sul biroccio (tipico carretto marchigiano) attorno al paese come ringraziamento alla Madonna per l’abbondante mietitura.
Nel corso degli anni la Festa ha subito notevoli cambiamenti e dal cero ornato di spighe siamo passati alla costruzione di Chiese e monumenti italiani e non interamente ornati di spighe e chicchi di grano.
Ma come si costruisce un covo?
Innanzitutto si crea un modellino, prima su carta poi in miniatura, della chiesa prescelta poi si costruisce un’intelaiatura di ferro su cui viene assemblata una struttura in legno e gas beton. Su questa struttura verranno poi incollate le spighe e i chicchi di varie qualità grano per ricreare le varie tonalità e sfumature.
Questo lungo e minuzioso lavoro si conclude in estate (dopo la mietitura del grano) con una grande festa, la benedizione e sfilata del Covo dapprima lungo le vie di Candia poi anche nella città della quale si è scelto di rappresentare la Chiesa.
Tra le opere più belle la Basilica di San Pietro in Vaticano, il Duomo di Ancona, la Basilica di San Francesco d’Assisi, il Duomo di Milano e il Santuario di Czestochowa.